Castello di Roccascalegna: cosa c’è da sapere

Tra i monumenti abruzzesi che, sicuramente, sono degni di nota e meritano di essere visitati, citiamo il castello di Roccascalegna. Collocato in provincia di Chieti, sito su uno sperone in precario equilibrio, le testimonianze del castello risalgono al 1525, anno in cui l’edificio fu sottoposto ad una profonda epoca di restauro. L’ultimo intervento risale al 1996. Ad oggi, il castello di Roccascalegna è una tappa per molti turisti che visitano l’Abruzzo, non solo per la sua maestosa bellezza, ma anche per il piccolo borgo medioevale alle sue pendici e per la bellissima vista sulla chiesetta arroccata sul crinale.

Info sul castello di Roccascalegna, cenni storici

Il castello di Roccascalegna nacque tra l’XI e il XII Secolo, quando a partire da una semplice torretta di origine longobarda, fu eretto l’intero edificio. La prima menzione del castello risale, come già precedentemente accennato, al 1525, quando si narrò di alcuni lavori di restauro cui fu soggetto. Nel XVI Secolo, le mura edificate furono alzate ancor più in alto e, nel corso dei secoli a venire, fu migliorato sotto diversi aspetti. Gli ultimi proprietari, nel 1985, diedero inizio ad un’ennesima opera di restauro, partita nei primi anni ’90. Oggi, il castello è visitabile al pubblico.

Presso il maniero, si erge la chiesa medievale di San Pietro, completata nel 1568 circa. Si ipotizza che risalga al XIII Secolo o anche prima. Sono molte le leggende sorte sul conto del castello. Stando alla tradizione popolare, il barone del castello Corvo de Corvis avrebbe emanato, nel 1646, un editto nel quale sanciva che, ogni novella sposa, dovesse passare la prima notte di nozze con lui.

Un uomo, un giorno, ebbe l’ardire di ribellarsi e di pugnalare il barone a sangue freddo. Storia vuole che, ad oggi, l’impronta insanguinata della mano dell’assassino compaia di continuo, nonostante gli anni passati. Insomma si tratta di una struttura decisamente affascinante, dagli scorci magici e particolarmente facile da raggiungere.